Leggi i nuovi documenti nella library!

Uccisa

il blog di stefano Apr 06, 2023

Da che il mondo esiste, una delle divisioni universali è stata quella tra forti e deboli.

Di regola, i forti hanno sempre fatto quello che si suole chiamare “il bello e il cattivo tempo,” il tutto senza che la legge morale, descritta e dibattuta da un’infinità di filosofi, potesse azzardare la propria voce. I bavagli non sono una novità. Le torture nemmeno.

Alla lunga, però, non sempre il forte, che forse sarebbe meglio classificato come rozzo arrogante, ha vinto.

Oggi siamo arrivati ad un livello mai toccato e, di fatto, mai avvicinato, di rozza arroganza, con tutto quanto questo nuovo ordine comporta.

La scienza è stata usurpata dalla scienzah, quella di cui “ci dobbiamo fidare.” Anzi, quella che giustifica violenze di ogni sorta fino a santificarle, quella che giustifica la rottamazione della razionalità.

Ora l’amico Giuseppe Di Bella mi manda un articolo che non mi sorprende affatto: in fondo, tutto corre sui binari di un’ineccepibile coerenza e di un progetto iniziato in sordina decenni fa.

Leggete con attenzione https://comedonchisciotte.org/eleonora-rifiuto-la-chemio-cassazione-conferma-condanna-ai-genitori/ e, magari, ponetevi una domanda che a me pare ovvia: che cosa dice la magistratura dei milioni di malati di cancro che si erano affidati alla cosiddetta chemioterapia (a rigor di termini, chemioterapia è qualunque cura farmacologica basata su prodotti chimici, e questo a prescindere dalla patologia) e che sono morti? Non mi pare che ci siano state condanne comminate a chi ha praticato quell’approccio, e nemmeno che sia stato possibile affrontare discussioni come la scienza, quella senza la h finale, pretende. Quanto, poi, alla “possibilità di guarigione attorno al 80%” se si fossero adottate “le terapie mediche ufficialmente riconosciute,” mi permetto di esprimere la mia perplessità. Non vado oltre per evitare ritorsioni di cui ho già fatto il pieno, ma sarebbe interessante disporre dei dati.

Se non ci riprenderemo subito le chiavi di casa nostra, questo, naturalmente, senza ricorrere ad alcuna forma di violenza perché quella la lasciamo ai rozzi arroganti, non solo quanto ci resta da vivere si svolgerà in un regime di schiavitù come già abbiamo abbondantemente assaggiato, ma offriremo i nostri figli ad un altare di furbesca superstizione, derubandoli dei loro diritti naturali.

Pensiamoci: l’onestà può rivelarsi un cammino di fatica e di dolore, ma, arrivati al traguardo, paga.

Close

50% Complete

Two Step

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.