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La saggezza tra tavolino e tastiera

il blog di stefano Aug 15, 2022

Non è una novità. Semplicemente, da qualche tempo, più precisamente da quando Internet è alla portata di chiunque, il numero dei saggi da mescita pubblica è aumentato vertiginosamente.

La magica tibbù pullula di “virologi” comparsi dalla scatola a molla, di “scienziati” che non hanno mai scoperto niente al di fuori di qualche espediente per sbarcare il lunario, di compilatori di statistiche a suon di numeri che surclassano i venditori di terni al lotto, di “costituzionalisti” che hanno idee molto personali su una Costituzione che, probabilmente, non hanno mai letto, di “politici” di cui è difficile andare fieri, di cosiddetti “giornalisti” juke-box, di odiatori che vagheggiano poltiglie verdi per chi osa conservare le facoltà intellettive differenziandosi troppo da loro… E si potrebbe continuare a lungo.

Al loro fianco ci sono i censori occhiuti, quelli che “sanno che cos’è la scienza,” e per la “scienza” sacrificano ogni dignità, per non dire della legalità, un concetto che ha perso interesse anche per chi dovrebbe occuparsene, se non altro perché compensato a spese pubbliche per farlo.

In fondo alla lista, ma spesso in prima linea, viene la marmaglia dei fantaccini volontari, carne da macello di nessun pregio, e, per questo, spendibile senza ripensamenti.

Ora, dal loro tavolo chiazzato di pozzanghere di vino, questi poverini senza patria e a costo zero esternano tutta la loro “saggezza”: perché i vari partiti antisistema non si uniscono tra loro? E aggiungono che “non bisogna parlare male degli altri.”

La risposta alla domanda è semplicissima, e chiunque abbia un barlume d’intelligenza e l’onestà d’informarsi prima di mettere in moto la lingua o le dita sulla tastiera se la potrebbe ricavare da sé. In breve: come può un partito che chiede il ripristino della Costituzione, il che comporta, tra le mille altre cose, l’abolizione delle costrizioni, non solo palesemente assurde, ma illegali da ogni punto di vista, incluso il diritto naturale, unirsi con i partiti “Sì, però”? Il succo di questi gruppetti è che ciò che è stato fatto dal regime per contrastare la “pandemia” è corretto, e che i vaccini, inclusi gli pseudo-tali, sono da rendere obbligatori in caso di “pandemia”. Come può esistere un obiettivo comune quanto uno di questi partitini schiera una “bellona” di settant’anni fa che reclamizza la “vaccinazione” (es. https://www.vanityfair.it/people/italia/2021/01/19/gina-lollobrigida-vaccino-anti-covid-sono-contenta-foto-gossip-news o https://www.today.it/media/gina-lollobrigida-vaccino-andrea-piazzolla.html o https://www.raiplay.it/video/2021/01/Storie-italiane-Gina-Lollobrigida-Non-siate-spaventati-dal-vaccino-9d8e845a-2323-4bfe-82d0-7c9ddebdcb43.html , ecc.)? Che cosa sappia questa attempata signora dell’argomento è cosa da illustrare. Ma, del resto, che ne sa lo pseudo-filosofo con la sua aria da primo della classe che, offrendosi un po’ qua e un po’ là senza troppa fortuna, reclamizza di fatto i vaccini e i “vaccini” (la differenza sta nelle virgolette)? E i candidati che “Il vaccino esiste, ed ora dopo quasi un anno i dati ci sono e dimostrano che riduce di 11 volte la possibilità di finire in intensiva, di 10 volte quella di finire in ospedale, e di 4,5 quella di infettarsi. Nel caso come il mio, quando hai già contratto il Covid prima di vaccinarti, questa possibilità scende di almeno 20 volte. Il vaccino è e rimane la più efficace arma di contrasto al virus.”? E anche qui ce ne sarebbe per molte pagine.

Insomma, fatta salva la libertà di ognuno d’intrattenere qualunque opinione, e ciò al di là del fatto che questa ovvietà è negata dal regime e che io, invece, concedo senza problemi nello spazio che mi riguarda, come potrei io avere a che fare con personaggi del genere, tra ipocrisia, ignoranza e, forse, qualcosa d’altro? Io posso solo dire che la falsa opposizione, quella dei signori Salvini e Meloni, ce l’abbiamo già, e non c’è bisogno di rimpinguarla.

Infine, e lo preciso per i critici che sentenziano al bar, io non parlo male di nessuno. Mi limito a riferire dei fatti verificabili da chiunque conservi rispetto per sé stesso. Se questo è “parlare male”, è solo perché si tratta di porcherie in quanto tali, e, se i partitini non gradiscono che i fatti vengano alla luce, offrono banalmente una testimonianza delle loro reali intenzioni. Quindi, cercando di evitare commistioni con chi è nemico di ciò che io tento di difendere, faccio da me.

Da ultimo, l’ingenuità di chi invita a non andare a votare, concedendo loro il beneficio di credere che si tratti solo d’ingenuità. Costoro ignorano che per le elezioni politiche non esiste un quorum. Quindi, non votare regala soltanto altra forza ai partiti che imperversano già in parlamento, e che sono i responsabili primi del disastro sanitario, sociale, economico, morale, e culturale che sta soffocando il nostro paese. Chi vuole peggiorare la situazione, dia ascolto a quest’altra varietà di “saggi”.

Le critiche sono gradite, a patto che siano oneste.

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