E adesso, come faremo?

Io non ho abbonamenti a TV a pagamento. Questo se si eccettua la RAI che, pur non essendo gran cosa, costringe ope legis a pagare il cosiddetto canone (diritto canonico?)

Alla Rai, quando posso, io guardo la pallavolo e il ciclismo. Se capita, le previsioni del tempo stuzzicano il mio interesse.

Anni fa mi capitò di vedere per qualche minuto, a volte anche qualche decina di minuti, le illuminanti interviste del dott. Fabio Fazio. Se poi interruppi quelle frequentazioni televisive fu solo per motivi gastro-enterici dovuti esclusivamente ad una mia inadeguatezza.

Ora apprendo che il dott. Fazio non sarà più una delle stelle della tibbù di stato, e ne sono francamente sconvolto. Non lo dico per me: io ero già abbondantemente convinto delle verità che il regime ci regala generosamente. Non lo dico per me, ma come, tra le altre privazioni, si potranno sottrarre a milioni e milioni di cittadini gli ammaestramenti di uno dei più grandi scienziati di cui l’Italia può a buon diritto menare vanto? Parlo, ça va sans dire, del professor Burioni, il luminare che ha spaziato attraverso ogni verità, senza essere schiavo della veridicità di ognuna di quelle verità (es. https://www.youtube.com/watch?v=CaCRUFo3-Ig ), il faro che mi riferiscono essere ospite frequente del dottor Fazio. Lo riavremo? Se sì, quando?

Non so se sia vero o se me lo abbiano raccontato pietosamente solo per impedirmi di compiere azioni irreparabili su me stesso, ma pare che il dottor Fazio ricomparirà in tempi brevi sulle frequenze di una rete privata, forse a pagamento, forse a titolo gratuito. Sarà così? Se così sarà, farò ammenda della mia incuria e riprenderò la visione delle interviste, magari – se posso permettermi – suggerendo l’inserimento tra gli ospiti del sex symbol della Medicina. Il bicarbonato mi aiuterà.

Ma un’altra sventura incombe sull’Italia: accantonato il dottor Fazio, chi presenterà il Festival di Sanremo?

Non teneteci sulle spine!