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Cari genitori, quale scuola per i vostri figli?

il blog di stefano Mar 29, 2023

Cari Genitori,

Abbiate pazienza e dedicate qualche minuto della vostra giornata a leggermi.

Io sono genitore come voi e pure nonno, e so quanto è difficile il mestiere. Oggi, poi, da qualche anno, è diventato difficilissimo, e questo per mille motivi, uno dei quali è che molti di voi – e vi prego di non prendervela se lo sottolineo – sono vittime della cottura del cervello: finestra di Overton, rana di Chomsky... chiamatela come vi pare.

Da persona che ha dedicato la vita alla ricerca scientifica, non posso altro che constatare come la scienza sia violentata e irrisa dall’usurpatrice “scienzah”, il tutto con la sponsorizzazione entusiasta di pseudo-politici, pseudo-medici, pseudo-filosofi, pseudo-giuristi, pseudo-giornalisti e, cosa più grave, con il supporto di miliardi di vittime spendibili non solo consenzienti ma, in parte, trasformate in feroci kapò.

I magistrati? Fatta salva qualche rarissima eccezione, quelli tacciono o, in qualche caso, si conformano alla maggioranza. E guai a chi osa menzionare il fatto, fosse anche a titolo di dubbio o di domanda. La legge? Quella s’“interpreta” come fosse Bach eseguito con sax e batteria o fischiettato sotto la doccia. Meglio ancora se se ne ignora l’esistenza stessa.

È evidente che la frazione alla lunga più appetibile della popolazione per chi si sta impadronendo con successo del mondo è quella dei bambini. Se la loro mente viene distorta quando è ancora facilmente plasmabile, il gioco è fatto: il gregge sarà dominabile senza sforzo. Per questo, cari genitori, vi prego di prestarmi attenzione.

Qualunque sia il vostro grado di cottura, l’amore innato verso chi avete generato deve prevalere su ogni altra considerazione. Così è per tutti gli esseri che popolano il Pianeta, e così deve essere per voi. Per questo, non potete consentire che i vostri figli siano spogliati della loro libertà, dei loro diritti naturali e della loro dignità.

Il fatto: https://t.me/c/1628042742/21815 o

https://www.byoblu.com/2023/03/27/tg-flash-byoblu-24-27-marzo-2023-edizione-1330/ dal minuto 4 e 40 al minuto 8 e 05, o

https://mobile.twitter.com/giabar_72/status/1640687696187207683 o  https://www.gazzettadisiena.it/tolta-la-parola-al-prof-mattei-al-liceo-di-colle-val-delsa/

Se avete visto il filmato e trovate tutto perfettamente accettabile, siete cotti a puntino. Comunque, queste sono verbatim le parole del giurista Ugo Mattei: “Ringrazio chi a Colle di Vald’Elsa ha deciso di privare i ragazzi del liceo del loro diritto costituzionale ad essere informati, per avermi offerto il miglior esempio concreto dell’eclissi della ragione di cui dovevo parlare nel pomeriggio. Da anni accetto ogni invito nei licei, anche al fine di incoraggiare i ragazzi a innamorarsi del Diritto. Non mi era mai capitata una cosa simile!“.

A me, in ambiti solo apparentemente diversi, capita quasi quotidianamente.

Su un punto non sono d’accordo con Mattei: quando definisce fascismo la manifestazione. Di fatto, non c’è differenza tra le dittature, e quella in cui viviamo non ha uguali nella storia dell’umanità. Questo per la sua dimensione planetaria e per il suo grado d’invasività fin nell’intimo della salute e dei rapporti con la prole.

Naturalmente, io non conosco la scuola di Colle Val d’Elsa teatro della vicenda. Ciò che mi pare di cogliere è un sopruso evidente nei riguardi di Ugo Mattei ma, soprattutto, verso i ragazzi.

Da quanto mi appare, responsabile dell’accaduto sarebbe la preside (non ho idea se la funzione abbia cambiato denominazione, e me ne scuso) e, se ho capito bene, costei non mi pare adatta a ricoprire il ruolo. Per questo, i suoi superiori hanno comunque il dovere d’intervenire per avere una spiegazione e per renderla pubblica. Sia chiaro, e lo dico a beneficio dei forcaioli da tastiera e dell’avvocatuzzo che non capisce la differenza tra eventuale processo ed eventuale condanna, io non invoco sanzioni: da cittadino e contribuente esigo, però, una spiegazione. Il resto non mi spetta.

Per quanto riguarda i genitori, qualunque sia la loro posizione, questi non possono esimersi dal convocare la dirigente scolastica (preside?) e, magari, pure il personaggio che pare essere un dipendente della scuola e che avrebbe tentato d’intimidire Mattei. Nel caso in cui la spiegazione si rivelasse insoddisfacente, se la funzionaria dimostrasse di non avere idea di quali sono i diritti garantiti e i doveri imposti dalla Costituzione, in particolare se ne ignorasse l’articolo 21, e avesse oltrepassato i limiti insiti nel suo incarico, i ragazzi vanno ritirati in blocco dalla scuola in attesa di decisioni da parte di chi ha il dovere di prenderle. È una fin troppo ovvia ragione di dignità oltre che di difesa dei propri figli che sarebbero vittime di una soperchieria da cui potrebbero uscire diseducati. Insomma, saremmo alla negazione di ciò che la scuola deve proporsi e a cui deve mirare.

Quanto agli altri insegnanti, a loro decidere.

Se finirà tutto a tarallucci e vino, avremo capito che questo è ciò che si desidera.

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