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Atleta o pappamolla?

il blog di stefano May 25, 2022

I vecchi sono fastidiosi. Uno dei fastidi che arrecano è quello di costringere chi ha la sventura d’imbattersi in loro ad ascoltare per l’ennesima volta gli stessi discorsi.

Io sono vecchio e, quindi, come avrebbe concluso Aristotele con un facile sillogismo, sono fastidioso. E, allora, mi ripeterò.

Fino a che le gambe hanno retto, io ho corso, partecipando ad oltre 600 gare podistiche, tra cui 54 maratone e 6 gare di 50 chilometri.

Di tutti quegli anni ricordo tre incidenti: un atleta fu investito da un’automobile, un altro da una motocicletta, e un altro svenne a causa del caldo. Niente di più. Quanto al clima, io ho corso tra -27°C e + 47°C. Neve, pioggia, vento, solleone.

Ora, v’invito a leggere https://edition.cnn.com/2022/05/21/us/brooklyn-half-marathon-dead-injured/index.html. In sunto, a New York si corre una mezza maratona (km 21,097). Quindici partecipanti collassano e un sedicesimo (anni 32) muore.

Cambiamo sport. Diversi tennisti professionisti accusano difficoltà respiratorie e si ritirano da tornei ricchissimi. Al Master 1000 di Miami, Rafa Nadal si accascia a terra. Il lato grottescamente comico è che si fa sparire la sua dichiarazione secondo cui faticava a respirare, per sostituirla con incredibili crampi, seguiti da un’ancor più incredibile frattura di una costola (https://www.freehealthacademy.com/blog/quegli-strani-malori).

Altro cambio. Chi segue lo sport, ricorderà certamente ciò che accadde a Sonny Colbrelli, campione europeo. Forse non ricorderà che alla recente Parigi-Nizza si ritirarono la bellezza di 95 atleti. Mentre al Giro d’Italia campioni come Tom Dumoulin (due volte campione del mondo) e Giacomo Nizzolo (campione italiano e campione europeo) si ritirano insieme a diversi colleghi. La ragione è una stanchezza tale da precludere la possibilità di continuare a correre.

Biatlon: Ingrid Landmark Tandrevold a Pechino.

Basket: Haitem Fathallah a Reggio Calabria.

Pallavolo: Francesca Marcon.

Il calcio? Qualcosa trapela, da Eriksen ad Aguero, ma molto resta nascosto. Chi ne ha voglia, consulti Google, ma sappia che quello che troverà poterebbe non essere tutto.

E poi, malori in sport insospettabili come il tiro con l’arco (Svetlana Gomboeva) o l’equitazione (Cienna Knowles).

La conclusione mi pare ovvia: gli atleti di oggi sono delle pappamolle. La ragione è evidente: non si vaccinano abbastanza.

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