Leggi i nuovi documenti nella library!

Sull'orlo del precipizio

il blog di stefano Feb 07, 2022

A volte, a dispetto dei miei sforzi, mi capita di ascoltare i bollettini di guerra spacciati per notiziari.

Stamattina un personaggio a capo di un’AUSL della cui identità taccio per pietà umana comunicava che i ricoveri per Covid sono numericamente stabili (un attimo prima era stato riferito dalla stessa emittente che erano in calo) e che sono quasi tutti a carico di “vaccinati”.

A questo punto, credo che anche il ministro Speranza sarebbe all’altezza di capire che le “vaccinazioni” sono un fallimento. E mi fermo qui, anche se sarebbe fin troppo facile continuare e trarre altre conclusioni.

Invece, no: l’esortazione è quella di “vaccinarsi”, “vaccinarsi”, “vaccinarsi” ad oltranza.

Sbaglierò, ma credo che qualunque persona dotata di un minimo d’intelligenza capirebbe che l’esperimento è fallito e che sia indispensabile trarne le più che ovvie indicazioni. Continuare con regole partorite nottetempo, per di più effimere, contraddittorie, illegittime, spesso impossibili da interpretare senza equivoci, e che aggravano il problema sanitario aggiungendogli un tracollo economico e culturale è qualcosa che richiede spiegazioni che non offendano l’intelligenza e la dignità di chi le propone e di chi le riceve.

Da cittadino non posso non interrogarmi sul destino al quale stiamo andando incontro, un destino che ha già portato alla rovina non poche famiglie e che sta modificando la psiche, la cultura e la visione del mondo della generazione che dovrà sostituire la nostra. Di che sarà della salute di quei ragazzi non sapremo che fra un po’ di tempo, quando la sperimentazione reale sarà arrivata ad una raccolta di dati sufficiente.

Da pessimista cosmico, la risposta me la sono abbondantemente data, e, da vecchio, non mi aspetto soluzioni positive entro il tempo che il destino riserva per me come abitante di questo mondo. Mi domando, però, come i personaggi che si stanno rendendo chi protagonista chi semplice comparsa di questa tragedia possano illudersi di portare a compimento il progetto. Schierarsi contro la scienza, vale a dire contro le leggi naturali, è segno inequivocabile di dissennatezza, e, nella situazione in cui si stanno facendo precipitare miliardi di esseri umani, quei personaggi potrebbero rischiare di diventare oggetto di atti violenti. Dico questo davvero intimorito, perché, per natura, io sono agli antipodi della brutalità, comunque questa si manifesti. La storia, maestra con allievi spesso disattenti, ci ha mostrato fino alla noia non solo dittatori finiti nelle cure non proprio gentili del popolino, ma con loro una miriade di lacchè, convinti che strisciare eseguendo ordini abominevoli significasse la loro salvezza. A tutti questi invio, già sapendomi inascoltato, la mia preghiera: ravvedetevi prima che la situazione diventi irrecuperabile.

 

Close

50% Complete

Two Step

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.