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Ormai mi sono rassegnato. Tanto di ciò che ho appreso dalle “sudate carte” di leopardiana memoria è da buttare. Quel ciarpame è stato non solo superato, ma ridicolizzato dal nuovo sapere, un sapere luminoso in cui tutte quelle che chiamavamo conquiste ricavate da secoli di ricerca, di errori e di ravvedimenti, di fatiche e di vittime, sono state cestinate. Ma qualcosa è stato recuperato dai vecchi tempi: l’ipse dixit.

Se per secoli l’autorità era Aristotele o, magari, quello che gli si attribuiva, oggi le autorità sono individui che, quando vigeva la dittatura di una scienza legata scioccamente alle dimostrazioni e alle confutazioni, sarebbero stati accantonati, forse nell’interesse della magistratura e della psichiatria, ambedue rifiuti di un passato sconfitto. Alla ribalta, ovviamente, si esibisce come diva la Medicina, che scienza non è, ma...

Vittorio Sgarbi è senza dubbio una personalità controversa, ma quando ha il coraggio di esprimersi come si è espresso, indipendentemente dalle convinzioni di ognuno, merita ammirazione.

Qualche anno fa sarebbe sembrato assurdo, ma oggi questa è la situazione: la dignità umana è azzerata, e così è la scienza e così è la legge, burocratica o naturale che sia. Perfino la religione, e mi riferisco alle confessioni più diffuse, ha voltato le spalle a sé stessa.

Così, per affermare il diritto alla verità oggi occorre coraggio, un coraggio che manca a troppi medici e a troppi magistrati. Mi astengo dal comprendere politici e giornalisti per ovvie ragioni gastroenteriche.

Il breve video di Vittorio Sgarbi è (per ora) presente su Telegram (Stefano Montanari – Ufficiale Chat) alla data 9 settembre.

Le leggi e le sentenze che vengono citate sono poche rispetto a tutta la...

La lettera, gentile ma perentoria, non era tale da suscitare discussioni: bisognava andare, e Carletto andò.

Ad aprire la porta fu qualcuno abbigliato all’incirca come un palombaro.

“Ho ricevuto...” tentò di dire Carletto, ma non ce la fece a finire la frase. Il palombaro indicò un tavolino. Carletto non capì, e porse la lettera. Dal casco del palombaro uscì un grido sopranile: in quella tuta c’era, dunque, una femmina, e quella femmina fece un balzo indietro. La lettera cadde a terra, e il palombaro-donna le si parò davanti. Carletto capì: quel foglio non doveva essere toccato.

La porta si aprì automaticamente.

In fondo alla stanza c’era una scrivania isolata da uno schermo trasparente che andava dal pavimento al soffitto. Dietro la scrivania stava seduto un tale abbigliato in una tuta bianca, inguantato e incappucciato da un casco trasparente collegato a un tubo.

“Ho ricevuto...”

No:...

Che il palcoscenico della società in cui ci siamo incamminati in accelerazione pulluli di “politici” e “scienziati” da torte in faccia credo sia indisputabile. In verità, questo mi preoccupa relativamente poco: a contarli, quei caratteristi sono, tutto sommato, pochissimi rispetto alla popolazione mondiale. Dunque, se si dovesse agire con le regole della democrazia dove a valere sono solo i numeri, se si optasse per la violenza (il Cielo ce ne guardi!), se si applicassero le leggi delle pandette umane e della scienza, quei poveretti sarebbero ridotti a mal partito. Invece…

Ed è qui che sono preoccupato. Molto? Beh, un po’.

Uno dei tanti aspetti che rendono questo mondo meraviglioso un trailer dell’inferno è quello costituito dalle malattie. Molte di queste esistono davvero, molte tra loro sono ignorate, non poche sono di gran lunga meno gravi di quanto non le si faccia apparire, qualcuna, addirittura esistente...

Covid. Ministero Salute: “L’Italia ha già assicurata la fornitura vaccini fino al dicembre 2026” Questo in virtù del pregresso Purchase Agreement sottoscritto, "che assicura fino al 31 dicembre 2026 la fornitura annuale di dosi vaccinali anti-Covid". Qualora si rilevasse la necessità di dosi vaccinali supplementari e aggiornate a nuove varianti, anche in considerazione di eventuali raccomandazioni internazionali, "si procederà ad esperire tutte le operazioni di approvvigionamento ritenute necessarie".     https://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=122023

Oh, come siamo fortunati! L’ItaGlia, il paese che ha dato l’esempio al mondo acquistando i geniali banchi a rotelle che tante vite hanno salvato, il paese che non ha esitato a smantellare la propria economia, le proprie leggi e la presunta dignità del suo popolo per il bene del Pianeta, ha il privilegio di disporre...

Siamo sinceri: nei recessi più oscuri e reconditi del nostro io, tutti abbiamo desiderato trascorrere una notte d’amore con una scimmia. Non fosse così, nessun viropiteco televisivo si sarebbe mai riprodotto.

Approfittando di questo inconfessato appetito, ecco che i signori della siringa ripropongono, stavolta con molta più energia, il vaiolo delle scimmie. Già era stato fatto un tentativo qualche mese fa, ma, allora, era stato un fallimento: i cretini, così indispensabili per il cannibalismo di regime, non avevano ancora il cervello al punto giusto di cottura. Così, con pazienza, a bassa temperatura come la cucina moderna insegna, i cuochi hanno continuato a cucinare, e adesso hanno giudicato che il piatto sia pronto da servire.

Chi provasse ad andare a ritroso nel tempo anche di pochi anni si renderebbe conto che avventurarsi su un’assurdità del genere avrebbe significato essere sommersi dalle risate. Oggi, no: oggi...